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Probabilmente l’attuale Torre dell’Orologio fu realizzata nella cinta fortificata già prima della fine del XV secolo inglobata nelle mura castellane, periodo in cui fu innalzato il Palazzo comunale, tra l’antica rocca e la piazza antistante. Nel 1471 fu provvista dell’orologio da cui prende il nome.
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TORRE DELL’OROLOGIO
CENNI STORICI E DESCRIZIONE
Riguardo la Torre dell’Orologio non possediamo molte notizie. Costruita a ridosso di quella che doveva essere la rocca antica, a cui in passato si accedeva tramite una porta che si potrebbe identificare con quella murata alla base della Torre dell’orologio stessa, nel 1471 fu provvista dell’orologio da cui prende il nome.
Probabilmente l’attuale torre fu realizzata nella cinta fortificata già prima della fine del XV secolo inglobata nelle mura castellane, periodo in cui fu innalzato il Palazzo comunale, tra l’antica rocca e la piazza antistante. Le cronache vitorchianesi del cronista del XVI sec. Curzio Gobbino, indicando le mura castellane (la prima cinta), realizzate in peperino grigio, estratto da antiche cave e dallo scavo dei fossati con il loro primo restauro avvenuto nel 1217, voluto dal Senato Romano. Alcuni anni dopo, Vitorchiano fu completamente distrutta. A ridosso degli anni successivi, la ricostruzione nel 1233 della seconda cinta muraria e il consolidamento della prima, ci potrebbe indurre ad ipotizzare una sua prima edificazione. Una lapide presente in basso nella torre, reca un’iscrizione a caratteri gotici scolpiti del 1320, che riporta un bando municipale che vieta agli assassini e ai traditori di dimorare nel Comune. La lapide potrebbe risultare un’indicazione diretta dell’esistenza della costruzione già agli inizi del XIV secolo. Purtroppo non ci è dato sapere se la costruzione della torre era già avvenuta per tutto l’alzato o la lapide e il muro alla base della torre dovevano appartenere ad un altro corpo di edificio poi trasformato. Un’altro elemento murato nei pressi della stessa lapide potrebbe aiutarci ad un inquadramento cronologico dell’edificio. Si tratta di un lacerto di mensola scolpita, su cui compare una data incisa “1549”. Inglobata nella muratura dell’edificio potrebbe risultare come termine di riferimento ante Quem. L’edificazione o la riedificazione della struttura potrebbe aver visto un intervento posteriore alla data incisa sulla pietra. Questo potrebbe essere una conditio sinequa non fino a che si tratti di un materiale di risulta, appunto riutilizzato da edifici preesistenti.
Comunque per una data certa, l’unico riferimento cronologico della torre è il termine ante quem a disposizione della posa dell’orologio avvenuta sul finire del XV secolo. Quindi sia per la lapide sia per il lacerto di mensola scolpito, si dovrà cercare una testimonianza documentaria che ne testimoni una data di riutilizzo con lavori svolti nel passato di ristrutturazione o consolidamento alla base della torre. Recentemente la torre è stata oggetto di un intervento di restauro realizzato grazie ai contributi della Regione Lazio, all’interno di un programma triennale straordinario di opere pubbliche per lo sviluppo locale regionale.
Il restauro, inserito all’interno dei lavori di risanamento dell’edificio municipale, attuati dall’Amministrazione Ciancolini, sono durati meno di due anni, e hanno restituito al palazzo e alla torre dell’orologio, il loro valore, con interventi di ristrutturazione e di riqualificazione conclusi a maggio del 2008. La torre di forma quadrilatera, è alta 16 m ed è chiamata così per la presenza dell’orologio cittadino. Sulla sommità è presente un timpano di forma triangolare con cornice scanalata e sormontato da una croce metallica con bandiera. Il timpano è sorretto da contrafforti a volute in peperino, mentre al centro custodisce due archi a tutto sesto, all’interno dei quali sono installate due campane in bronzo di dimensioni diverse. La facciata del timpano non è decorata, ma semplicemente stuccata, caratterizzata, al centro, da paraste orizzontali in peperino, applicato anche sulla colonnina che separa le due arcate. In basso è l’orologio bianco, di forma quadrata, sul quale si stagliano in nero le ore in numeri romani e i minuti. Agli angoli del quadrante sono presenti decorazioni con al centro il simbolo del giglio che ritroviamo anche, più piccolo, tra un numero e l’altro. Più in basso la meridiana di forma rettangolare, realizzata con piastrelle di ceramica bianca, dipinte ai quattro angoli con girali colorati. In alto della meridiana è posto lo gnomone metallico che proietta sul quadrante, costituito da meridiani e paralleli, la posizione del sole durante la giornata. Sul lato lungo della meridiana, in basso, è stato dipinto il motto “Sine Sole Sileo”. Al di sotto della meridiana si trova all’interno della nicchia rettangolare con edicola, decorata al centro dal volto di un putto alato in rilievo, dietro una vetrata, la statua in terracotta della Vergine Maria Immacolata. La Vergine, si erge su una nube, sotto la quale è un volto di cherubino e lo spicchio di luna. La Madonna indossa una veste rossa ed è avvolta in un mantello azzurro mentre tiene le mani incrociate sul petto. Una balconata, sorretta da tre contrafforti, mette in evidenza la nicchia stessa ed è affiancata da un lato e dall’altro dalla bandiera italiana e da quella della Comunità Europea. Alla base della Torre è evidente una lapide con iscrizione a caratteri gotici scolpiti del 1320, che riporta un bando municipale che vieta agli assassini e ai traditori di dimorare nel Comune. Subito sotto una piccola finestrella con grata. Sul lato sinistro della torre vi è la porta di accesso all’attuale Ufficio Turistico della città a ridosso di porta della neve.
BIBLIOGRAFIA
FERRO G., Le mura medievali di Vitorchiano, in “Le mura medievali del Lazio. Studi sull’area viterbese”, Roma 1993, pp. 61-75.
D’Arcangeli V., Vitorchiano, in “Tuscia viterbese. I Comuni”, vol II, 1968, pp. 473-476.
M. T. Sciarra, Santuario di S. Michele Arcangelo in Vitorchiano e il bosco sacro, Viterbo 2010.
http://www.regione.lazio.it/binary/rl_bilancio/tbl_contenuti/Delibera_PTS_n_861_del_21_11_08.pdf
http://www.tusciaweb.it/notizie/2008/maggio/8_10vitorchiano.htm
Un particolare ringraziamento al Dr. Andrea Presutti per la consulenza scientifica e il materiale fotografico d’archivio fornito su Vitorchiano.
– Vitorchiano com’era Pagina Facebook di raccolta di vecchie foto del bellissimo borgo di Vitorchiano, in provincia di Viterbo. Immagini del paese, dei suoi abitanti e delle sue tradizioni.